La riforma liberticida del Senato è un pericolo grave per la
democrazia. E' stata decisa la “ghigliottina”, il contingentamento dei
tempi della opposizione, che è incostituzionale violando l'art 72
comma 4 e l'intero assetto della Costituzione . Non si tratta della
riforma della Costituzione ma della sua distruzione, voluta da due
persone che non sono parlamentari e di cui uno è interdetto dai
pubblici uffici. Nella riforma si prefigura un regime politico
antitetico a quello disegnato dai costituenti: di una riforma
costituzionalmente illegittima. Peggiore di quella bocciata con
referendum popolare dalla maggioranza degli italiani nel 2006 , in
cui il senato era eletto dal popolo. C'è il pericolo di un regime ,
cioè della dittatura della maggioranza che si perpetua e governa nel
disprezzo dei diritti della opposizione. La funzione legislativa
affidata alla sola Camera dei deputati porta allo stravolgimento
degli equilibri dei poteri a favore dell'esecutivo. E alla
disgregazione del potere legislativo del Parlamento. Non possiamo
dimenticare che abbiamo avuto per oltre un trentennio governi
guidati da politici filomafiosi , o da eversori filofascisti, o da
corrotti evasori fiscali. Con il monocameralismo ci sarebbe il
pericolo di regime, una maggioranza che governa senza consentire
all'opposizione di diventare maggioranza . Situazione tanto più grave
se la maggioranza o parte di essa è a sua volta egemonizzata da una
sola persona che fa le leggi a proprio esclusivo vantaggio. Le
Regioni , controllando il Senato, solleveranno con lo Stato centrale
una pletora di vertenze davanti alla Consulta . Si tratta di un
progetto disgregatore dello Stato che abbiamo il dovere di arginare
con tutte le nostre forze , informando i cittadini sui pericoli che
corre la nostra fragile democrazia. Facciamo appello a Giustizia e
Libertà, all'ANPI al M5S e a tutti i parlamentari indipendenti di
ogni formazione politica, di cui riconosciamo il forte impegno in
Parlamento in difesa della Carta, a fare di tutto per bloccare questo
disegno eversivo .
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