Non credo che la crescita civile
dell'Italia possa avvenire nel segno dell'inerzia di fronte alle
persistenti ingiustizie sociali, inerzia millantata per armonia e
pace sociale. Nè credo che le decisioni prese dal Governo siano da
accettare quando sono in contrasto con i diritti inviolabili
dell'uomo, come il diritto alla vita, alla salute, all'ambiente ( art
9), al lavoro, alla casa, alla scuola. La costruzione del TAV in val
di Susa è contestata dalla popolazione locale. Credo che in questo
caso sia consentita la disobbedienza civile, senza violenza, senza
scontri armati. Lo Stato non deve trasformare i disobbedienti in
nemici da punire. Solo in tal modo si evitano disastri ambientali
come quello di Genova . La difesa del territorio è diritto e dovere
dei cittadini prima ancora che dello Stato. Ho sempre avuto a che
fare in Val di Susa con gente che lotta in modo democratico contro il
TAV, in cui si è infiltrata la ndrangheta. Nella teoria del
liberalismo è iscritta la logica del conflitto. Luigi Einaudi ,
primo Presidente della Repubblica, galantuomo conservatore, esaltava
la <<bellezza della lotta>> proprio come il suo allievo
Piero Gobetti. Eppure per i promotori della lotta sociale oggi non vi
è indulgenza. E si invoca il rispetto della legge di stampo
fascista. Per i reati contestati ai disobbedienti, che difendono il
territorio da predoni , il codice prevede pene severe, sproporzionate
rispetto ai beni tutelati. Pene coerenti con gli interessi
contingenti del momento storico in cui furono concepite. La tutela
della legalità significa rispetto delle leggi penali ma prima ancora
della Costituzione e cioè rispetto dei diritti esistenziali
garantiti dalla Carta. Riconoscendo che coloro che agiscono in modo
democratico e non violento per la difesa del territorio e del
patrimonio storico e artistico , lo fanno per un diritto, non per
delinquere ma per difendere la propria dignità di esseri umani. E
riconoscendo che grazie alla lotta in difesa dei diritti umani é
stato possibile ridurre le disuguaglianze, con risultati insperati e
benefici per i cittadini più svantaggiati. La mobilitazione e la
lotta di migliaia di cittadini e dei movimenti hanno prodotto la
chiusura di siti destinati a rifiuti radioattivi , come a Pittelli e
a Scanzano, e di discariche abusive in cui la criminalità
organizzata smaltiva tonnellate di rifiuti tossici e nocivi .
Nell’inerzia colpevole delle autorità che avevano il dovere di
intervenire. Occorre riconoscere che senza quelle lotte quei
risultati non sarebbero stati raggiunti. D’altra parte laddove sono
mancate le lotte sociali e la mobilitazione dei movimenti , lì i
diritti dei cittadini non sono stati tutelati, poiché le discariche
e le cave abusive gestite dalla camorra e dalla mafia che distruggono
l’ambiente e ledono la salute dei cittadini continuano . La
criminalizzazione dei protagonisti delle lotte sociali, condotte con
durezza ma nel rispetto delle regole democratiche, non può essere
consentita. La costituzione dice che è dovere dei cittadini e delle
autorità rispettare la Costituzione ( art 54 Cost )