Il pres Renzi vuole profittare della
tragedia di Genova, dovuta a inerzie delle amministrazioni locali,
per fare approvare, per una manciata di soldi previsti da un
emendamento ipocrita, il vergognoso decreto sblocca Italia che, in
vista di benefici privati della cementificazione selvaggia e degli
enormi interessi legati all'Alta Velocità ( seicento per cento in
più di quello che costa in Francia e Spagna e Giappone), creeranno
danni che si riverseranno, ampliandosi, sulle generazioni future ,
bruciando il nostro patrimonio territoriale con una politica che lede
l'art 9 della Costituzione, mettendo a repentaglio la sicurezza dei
cittadini. La ricetta per il duo Renzi Lupi è una selvaggia
deregulation che privilegia il profitto privato a danno
dell'interesse pubblico paralizzando le Soprintendenze e imponendo
agli organi di tutela la totale obbedienza alla imprese di
costruzione. L'assurdo dello sbocca Italia è che l'Amministratore
delegato delle Ferrovie dello Stato diventerà Commissario per la
costruzione di Nuove linee ferroviarie, che decide a suo arbitrio in
caso di pericolo alla "tutela ambientale , paesaggistico
territoriale e tutela della salute della pubblica incolumità" (
art 6 ). Con una chiara violazione della imparzialità della PA (art
97 Costituzione) e un conflitto di interessi tra controllori e
controllati. L'AD delle FFSS deve essere controllato e non può
controllare nulla. Mentre una montagna sta smottando in val di Susa e
la terra frana per via dei lavori al traforo ( Il fatto 16 ottobre
2014). Ma cosa dicono- fatta eccezione per il prof Salvatore Settis (
Repubblica 30 settembre 2014)- i professoroni di questo scempio
annunciato che intacca i principi cardini della Costituzione e della
tutela del territorio? Nulla!