La legge sulla prescrizione breve lede il principio di legalità (art 25 Cost) e di eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge (art 3 Cost). Essa non accelera i tempi del processo, ma avvantaggia i delinquenti più pericolosi e punisce i più deboli.
di Ferdinando Imposimato [13/11/2009]
La legge sulla prescrizione breve apparentemente tende a realizzare il principio della ragionevole durata del processo penale, in attuazione dell'art 111 della Costituzione.
Ma così non è.
Essa non accelera i tempi del processo: non è prevista alcuna riforma organizzativa o legislativa, come una nuova distribuzione territoriale dei Tribunali (che risale a 150 anni fa), il loro potenziamento con cancellieri e segretari, la eliminazione degli uffici inutili, lo snellimento delle notifiche.
La legge, invece, avvantaggia i delinquenti più pericolosi e punisce i più deboli.
Ledendo il principio di legalità (art 25 Cost) e di eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge (art 3 Cost); sicchè, con il pretesto di abbreviare i tempi del processo, la legge crea una specie di impunità per i responsabili di delitti gravissimi.
Essa prevede, infatti, la estinzione dei reati – prescrizione- puniti con una pena fino a 10 anni, se uno dei tre gradi del processo durerà più di due anni. Siccome per quasi tutti i reati di corruzione e le truffe colossali in danno dei risparmiatori,- i bond Cirio e i titoli argentini, con miliardi di euro bruciati, le bancarotte, il riciclaggio e il falso in bilancio-, le istruttorie dibattimentali sono lunghe e complesse coinvolgendo paesi stranieri, rifugio dei soldi sporchi, i due anni di un grado del processo saranno sempre superati.
E si estingueranno i processi Mills e Mediaset contro il premier. E le frodi Parmalat e Cirio contro squali della finanza e politici corrotti. Non solo.
Saranno prescritti gli omicidi colposi commessi da criminali imprenditori ai danni di migliaia di operai morti per amianto (Eternit) o violazione delle norme sulla sicurezza (Thyssen). Per colmo dei colmi, non beneficeranno della legge gli immigrati clandestini- come ha chiesto la lega- e i recidivi; sicchè i condannati per un furto al supermercato saranno processati e puniti, mentre corrotti e corruttori, peculatori di pubblico denaro per milioni di euro, speculatori selvaggi, devastatori dell'ambiente e truffatori internazionali si salveranno. E continueranno a delinquere.
La legge è coerente con una politica criminogena fondata sulla depenalizzazione dei falsi dei bilanci, sulla legittimazione dei fondi neri, sui condoni, sulle evasioni fiscali, sulla legge ex Cirielli che prevedeva la prescrizione breve di delitti gravissimi.
Il disegno di legge sulla prescrizione dovrebbe essere censurata dal Capo dello Stato per palese incostituzionalità. Essa, inoltre, è emanata in una situazione di grave e intollerabile conflitto di interessi in cui versa il premier, che mira non al bene comune ma al proprio interesse personale. Una legge sul conflitto di interessi che il presidente della Repubblica, come garante della Costituzione, e l'opposizione, organo della sovranità popolare, devono perseguire costantemente.
Ferdinando Imposimato
Mobilitazione popolare contro le riforme annunciate dal Governo